“Il calcio non è una scienza esatta”: forse una degli aforismi sportivi più banali e stereotipati di sempre, eppure mai come in questo caso veritiero. Chiedetelo a Vincenzo Montella, che con il suo Siviglia ha asfaltato tra andata e ritorno l’Atletico Madrid di Simeone, guadagnandosi l’accesso alle semifinale di Copa Del Rey.
E chi lo avrebbe mai detto? Forse neanche lo stesso “areoplanino”, partito malissimo sulla panchina degli andalusi, perdendo le prime due in Liga, tra cui anche il derby col Betis (3-5). Ora, il Siviglia alza la testa ed elimina i colchoneros, che prima del doppio confronto in coppa, erano imbattuti dal 22 dicembre, con una delle migliori difese del campionato, con un Diego Costa in forma smagliante e con una squadra che aveva ripreso a girare come un vero top club europeo. Ciò nonostante, il Siviglia ha fatto l’impresa: 1-2 al Wanda Metropolitano e 3-1 al Sanchez Pizjuan. Cinque gol complessivi, per la gioia e l’euforia di Montella, ieri espulso dal campo per l’eccessiva adrenalina.
Dopo la vittoria in campionato contro l’Espanyol e l’approdo alle semifinale di coppa, il Siviglia sembra aver trovato finalmente l’equilibrio giusto per tornare ad incantare e fare male le big di Spagna e d’Europa. Montella non ha dubbi e carica la squadra: “Arriviamo in semifinale grazie al duro lavoro, siamo stati uniti e adesso siamo pronti a svoltare. E’ stata una notte davvero speciale”. Parole al miele per l’ex tecnico del Milan, pronto a godersi questo Siviglia finalmente suo e a conquistare l’affetto e il calore del Sanchez Pizjuan. D’altronde, è meglio non farsi trovare impreparati e ritrovare subito il ritmo di marcia: tra meno di un mese tornerà la Champions e ad attendere Montella ci sarà lo United di José Mourinho.