Seguici su

Coppe

Tottenham, Lamela: “Sono ottimista: con la Juve possiamo farcela”

Erik Lamela

Roma è stata la sua finestra sul calcio europeo. Erik Lamela arrivò con grandi attese, nonostante i soli 19 anni. In giallorosso ha stupito con tanti colpi di classe, anche se il rendimento non fu dei più costanti. Poi, la chiamata del Tottenham e il fascino della Premier League, che lo convinsero a lasciare la capitale italiana per quella inglese. Gli Spurs saranno i prossimi avversari della Juventus in Champions League e l’argentino ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport.

“Ho avuto problemi alle anche. I medici hanno detto che erano anomalie congenite, che mi portavo dietro dalla nascita. Con il calcio la situazione è peggiorata e sono stato costretto a fermarmi. Ho cercato di evitare le operazioni con la fisioterapia e mi sono affidato ad un fisioterapista di assoluta fiducia, Damiano Stefanini. Lavora a Roma e per questo motivo sono tornato in Italia qualche mese. La situazione è migliorata, ma non è bastato. A quel punto, ho dovuto accettare la realtà degli interventi chirurgici: ben due, non uno. Dopo è iniziato un lungo percorso di rieducazione, fino al ritorno in campo. Ora sto bene”.

“Io sono ottimista. Penso che possiamo farcela. Alla fine possono essere i dettagli a decidere chi passerà il turno. La Juventus è fortissima, ha giocato due finali Champions nelle ultime tre stagioni, ma anche noi siamo forti. Il 2-2 di Liverpool può darci una spinta in più”.

“L’Inter? Io quando gioco penso a dove sto e al Tottenham mi trovo benissimo. In questi 5 anni si è creato un bel gruppo. La squadra è in ascesa e vivo in una città che adoro come Londra. Quanto è stato importante Pochettino in queste stagioni? È argentino e può capire quanto non sia facile per un ragazzo che viene da lontano ambientarsi in un Paese con una cultura differente dalla nostra. Io all’inizio ho avuto molti problemi: lingua, infortuni, calcio diverso. Dopo il primo anno, molte persone mi dissero ‘Erik cambia, lascia l’Inghilterra’. Io non ho voluto mollare. Per me questa era una sfida. Se sto ancora qui, ci ho visto giusto”.

“A Roma mi sono sentito bene, posso dire solo questo”.

Rassegna Stampa

Collabora con noi

Facebook

Twitter

Altri articoli in Coppe