Non è un buon momento, quello attuale, per il Real Madrid. I blancos sono quarti in Liga – con una partita in meno – a 17 punti dal Barcellona capolista, e sono stati eliminati in coppa dal Leganés. Mercoledì ci sarà una gara fondamentale per la stagione dei madrileni, ossia l’andata degli ottavi di finale di Champions League contro il PSG. Un’ultima chiamata per gli uomini di Zidane, criticato da molti e che oggi ha cercato di fare chiarezza riguardo a questa fase negativa della sua carriera.
“Questa per noi è una situazione inedita, ma fa parte del mestiere. Non si può sempre vincere. In ogni caso la stagione non è ancora finita, non è ciò che avevamo previsto ma la cosa va accettata e bisogna andare avanti, ci attendono delle partite importanti” ha dichiarato l’allenatore del Real alla radio francese Rtl. “Se la mia panchina è in bilico? Io penso solo alle partite che devo giocare, non a ciò che succederà il prossimo anno. A Madrid è così, basta poco per rimettere tutto in discussione. Non è che ci siamo dimenticati come si gioca a calcio. Io sto con i miei giocatori, sono loro che vanno in campo, che corrono, che danno tutto. È la mia squadra. Il responsabile di questa situazione sono io e provo a migliorarmi attraverso di loro”.
Zidane ha poi parlato della sua prossima avversaria, il PSG, e del suo allenatore, Emery: “Si tratta di un club che cerca di migliorare ogni anno e che sta facendo una stagione incredibile. Emery criticato per poco carisma? Per me sta facendo un grande lavoro. Le critiche fanno parte del nostro mestiere. Quando non vinci due partite di fila è subito un problema, a Parigi come a Madrid”.
Gli è stato poi chiesto se, da francese, si vede in futuro sulla panchina del PSG. “Sono a Madrid e sto bene a Madrid, farò di tutto per restarci” ha affermato. “Anche se so che non sarà per tutta la vita, finché sarò qui darò tutto. È la passione che mi guida”.