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Napoli, Sarri: “Presto per parlare di scontro diretto, se ci arriviamo così ci vorrà culo. Milik per me è pronto”

Maurizio Sarri

Non lascia scampo, il Napoli di Maurizio Sarri, che si abbatte sul Cagliari e gli rifila uno 0-5 senza appello. L’allenatore degli azzurri ha commentato così la partita su Sky Sport.

“Abbiamo fatto bene, fino allo 0-2 la partita è stata anche combattuta contro una squadra fisica, che nelle situazioni sporche in area poteva metterci in difficoltà. Poi l’abbiamo messa in discesa, ma non per questo era facile”.

“Mi piacerebbe essere ricordato come l’Olanda degli anni Settanta, ma nell’albo d’oro c’è un’altra squadra. Nell’immaginario collettivo, quella è l’epoca dell’Olanda, ciò che resta sono le emozioni di determinate situazioni”.

“Juve con una gara in meno? Conterebbe se non gliela facessero recuperare”.

“I ragionamenti li faccio solo sulla mia squadra, non su una di cui non conosco i dettagli. Le valutazioni le faccio sulla mia, sperando che sia capace di andare in una terra sconosciuta”.

“Hysaj e Mario Rui hanno buone capacità di palleggio e di uscita, in fase difensiva reggono bene l’uno contro uno, forse manca la profondità nella fase di spinta che potrebbero migliorare, ma si parla di ragazzi ancora giovani nel caso di Hysaj”.

“Devo focalizzarmi su tutte le partite tranne quella con la Juve, perché sarà una sfida che si prepara da sola. Il mio pensiero è far arrivare la squadra pronta in partite di questo tipo. E’ troppo presto per parlare di una gara che possa decidere una stagione. Nello scontro diretto conterà ogni componente, se si finisce punto a punto anche un pizzico di culo serve”.

“Ghoulam ha fatto un intervento per la riduzione della frattura della rotula, ora è in fase di rieducazione. L’infortunio non è grave, ma l’arto era già operato e c’è il pericolo di un decadimento della forza nella gamba, quindi il recupero è da valutare. Milik? L’avrei già portato in panchina, lo vedo bene, meglio rispetto al recupero dello scorso anno. In questo caso l’ultima parola spetta a lui, e penso sia giusto così”.

Rassegna Stampa

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