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Roma-Torino, Mazzarri: “Voglio un Toro combattivo. Niang prova la mascherina, lo valuteremo oggi”

Mazzarri

La Serie A riparte nel ricordo di Davide AstoriNel giorno dei funerali e dell’ultimo saluto al capitano viola, è già vigilia di campionato per Roma e Torino. Intervenuto in conferenza stampa, l’allenatore granata Walter Mazzarri ha esordito omaggiando il calciatore: “Difficile parlare di calcio dopo che succedono certe tragedie. Ma bisogna fare il nostro lavoro e andare avanti. Mi sento solo di dare un abbraccio ai cari di Davide Astori. Ci stringiamo tutti intorno a loro. È l’unica cosa che oggi mi sento di dire“.

Sulla partita di domani: “Ci avviciniamo ad una Roma che affrontiamo nel peggior momento. Sappiamo tutti quello che hanno fatto a Napoli. Sono curioso di vedere cosa saprà fare la mia squadra, su un campo così complicato, contro una squadra così forte. Noi eravamo proiettati al Crotone per avere delle risposte importanti dopo il bruttissimo primo tempo di Verona. Poi è successo quel che è successo. Ma le stesse risposte che volevo allora le voglio anche oggi. Si devono guardare tutti gli aspetti. È vero che abbiamo la possibilità di fare male a loro se interpretiamo al meglio certi movimenti, ma credo che la prima cosa sia giocare in modo equilibrato, stando compatti. Altrimenti a Napoli si è visto cosa sono in grado di fare“.

Sulle condizioni di Niang, che ha rimediato una frattura alle ossa nasali: “Ieri ha provato la mascherina e ha fatto qualcosa di atletico. Oggi vedremo come reagisce con la mascherina. Ha avuto meno giorni rispetto a De Silvestri per abituarsi, anche se l’infortunio è stato pressoché lo stesso. Bellotti è supermotivato come tutti. Io voglio vedere risposte da lui ma da tutti. Voglio un Torino tosto, quadrato, che dia fastidio a tutti, anche alle grandi. Belotti rientra anche lui in questo discorso“.

Parole di elogio per Eusebio Di Francesco: “Di Francesco è un allenatore che ha fatto tanta strada. Si è evoluto. C’è stato un momento in cui cambiò modulo anche lui. I risultati, in proporzione alle forze, si sono visti anche al Sassuolo. Credo che tutti conosciamo il calcio che fa di Francesco. Poi chiaro che ci sono momenti diversi, situazioni diverse. I precedenti tra me e lui li lascio a voi giornalisti. Un allenatore guarda di più il momento attuale“.

Infine, Mazzarri avverte la sua squadra: “Io voglio il calcio totale: si difende in undici e si attacca in undici. Le mie squadre possono anche sbagliare o giocare male, ma tutti i miei giocatori devono mettere il piede, impegnarsi, prevalere sul diretto avversario. Poi i numeri e la tattica contano, certo, ma dopo. Se mi accorgessi che in alcuni giocatori questi presupposti vengono meno, sarei il primo a muovermi di conseguenza“.

Rassegna Stampa

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