L’Italia perde contro l’Argentina per 2-0 a Manchester, nella sua prima gara dopo il disastro dell’eliminazione dal Mondiale.
Oltre al CT Di Biagio, sono stati in tanti, tra i calciatori, a voler dire la loro su questa prima gara e sui risvolti futuri di una Nazionale che ha bisogno di un progetto stabile da cui ripartire e di pazienza e fiducia verso un gruppo di giocatori che dovrà essere rinnovato.
Il primo è stato Insigne, a bordo campo. “Dobbiamo continuare a lavorare, bisogna ripartire dopo l’esclusione dal Mondiale. Al di là del risultato, questa sera abbiamo fatto una buona partita e dobbiamo continuare così. Abbiamo messo in difficoltà l’Argentina e se avessi fatto gol io o Immobile in alcune occasioni, magari la partita sarebbe finita con un risultato diverso. Loro hanno dei grandi campioni, noi dobbiamo ripartire e speriamo di farlo al più presto. Non abbiamo subito un blocco psicologico dall’uscita del Mondiale, siamo tutti dispiaciuti ma non dobbiamo pensare al passato: testa bassa e lavorare per cercare di migliorare. Dobbiamo guardare avanti con fiducia”.
Anche Verratti, sempre al centro del dibattito, ha detto la sua: ” Con Jorginho mi trovo molto bene, giochiamo allo stesso modo. Ora dobbiamo pensare partita dopo partita. Di Biagio è un grande CT, in campo si è visto qualcosa di diverso grazie a lui. Peccato per il risultato perché non meritavamo il ko, ma guardiamo alla prestazione. Se ci si aspetta che sia io a fare tutto da solo, diventa complicato. Nel calcio devi vedere la squadra. Ci possono essere le critiche, ma io cerco sempre di fare del mio meglio quando indosso questa maglia”.
Spazio anche a Jorginho, che analizza la gara: “Di non buono c’è il risultato perché perdere non ci piace mai, ma abbiamo preso due gol su due ripartenze e potevamo fare meglio; di buono, invece, c’è che abbiamo creato diverse occaioni. Con Verratti è andata bene, ci siamo trovati alla grande. Anche sullo scambio dei ruoli e nel giocare palla a terra abbiamo notato la crescita e che c’è sintonia tra noi. Ci sono ottimi margini di miglioramento. Tutti i calciatori possono far bene, l’importante è avere coraggio e giocare a calcio”.
Anche un senatore come Parolo ha detto la sua: “Nel primo tempo c’è stata la difficoltà di trovare le corrette distanze con un nuovo modulo e un’idea diversa di gioco. Abbiamo provato a fare ciò che ci chiede il mister, ma non è facile essere efficaci da subito. Ad inizio secondo tempo potevamo andare in vantaggio, poi gli episodi ci hanno condannato alla sconfitta. Noi dovevamo tenere alta la concentrazione e non l’abbiamo fatto. Siamo ormai ripartiti da quattro giorni, stiamo provando a dare nuove idee e nuovi concetti. Se dopo così poco tempo avessimo battuto l’Argentina, erano loro, candidati a vincere il Mondiale, che avrebbero avuto qualche problema”.
Parola a Cutrone, esordiente in azzurro: “Penso che oggi abbiamo avuto molte opportunità per segnare ed abbiamo fatto una buona partita. Purtroppo abbiamo preso queste due ripartenze e loro sono stati bravi a segnare”. Ringrazio il mister per questa opportunità che mi ha concesso. Continuerò ad impegnarmi per metterlo in difficoltà. Io penso a dare il massimo e ad aiutare la squadra. Se arrivano i gol meglio ancora. Riesco a giocare sia senza che con una punta. Al Milan proviamo entrambe le situazioni. Oggi abbiamo giocato con il 4-3-3 e mi sono trovato bene. Pensavo di andare con l’under 21. In spogliatoio me lo hanno detto, ma non ci credevo. Sono molto contento.”
Si chiude con De Sciglio, protagonista con la Juventus e voglioso di esserlo anche in Nazionale: “Abbiamo avuto un paio di occasioni, se le avessimo sfruttate meglio avremmo evitato il 2-0. E’ stato toccante il minuto di silenzio, era un omaggio dovuto ad Astori. Era la prima volta che ci ritrovavamo. È stato detto molto, altre parole sarebbero superflue. Abbiamo giocato contro i vice campioni del mondo e nel primo tempo potevamo fare sicuramente qualcosa di più. Nel secondo abbiamo provato più palloni in profondità e giocato meglio. Bisogna continuare a lavorare senza essere negativi. Qualche mese fa c’è stata una delle pagine più brutte della storia della Nazionale, ma dobbiamo ripartire con tanti ragazzi giovani e pensare a lavorare sul campo”.