31 trofei in blaugrana, tra cui 8 Campionati e 4 Champions League, un Mondiale e 2 Europei con la nazionale spagnola. Tutto ciò non basta a rendere l’idea della grandezza di “Don Andrés” Iniesta, vera e propria leggenda non solo del Barcellona e della Spagna, ma di tutto il calcio mondiale. 22 anni passati tra le fila dei catalani a far innamorare la gente delle sue giocate, dei suoi magici assist e della sua eleganza. Ma ogni cosa ha una sua fine, ed in questo caso arriverà al termine della stagione in corso: “Questa conferenza è per rendere pubblica la mia decisione di giocare l’ultimo anno qui. Ho riflettuto tanto con me stesso e con tutta la mia famiglia per arrivare a ciò” ha dichiarato il capitano blaugrana. “Dopo 22 anni passati qui so cosa significhi giocare ed essere capitano nel Barcellona, il migliore club al mondo. Questa squadra, che mi ha accolto quando avevo solo 12 anni, merita tutto il meglio da parte mia proprio come ho fatto sinora. Per questo mi rendo conto che non potrò dare il meglio di me, a livello fisico o mentale, in futuro. Lasciare in questo modo, ossia vincendo titoli e portandomi dietro sensazioni positive, è ciò che ho sempre desiderato”.
“Per me è un giorno difficile. Ho vissuto tutta la mia vita qui, e dire addio a casa propria è complicato. Ma è giusto così” ha continuato Iniesta. “Voglio ringraziare il Barcellona e la Masia, ciò che sono come giocatore e persona è soprattutto merito loro. Grazie a tutti i miei compagni, che mi hanno reso migliore giorno dopo giorno. Grazie a tutti i tifosi, che mi hanno dato un affetto incredibile dentro e fuori dal campo. Ringrazio i miei genitori e mia sorella, con la quale 22 anni fa siamo arrivati qui in macchina. E 22 anni dopo sono qui con le persone più belle che ho incontrato in vita mia. Grazie a mia moglie, che mi ha regalato i tre tesori più importanti. Tutto ciò che ho vissuto sino ad oggi è stato il realizzarsi di un sogno. Grazie a tutti voi”.
Il centrocampista spagnolo ha infine rilasciato qualche dichiarazione sul suo futuro: “Il Barcellona vincerà anche senza di me. Per quanto riguarda il mio futuro deciderò a fine stagione, ma non giocherei mai contro il mio club. Perciò non andrò in una squadra europea. Ora pensiamo a vincere il campionato, poi spero di andare al Mondiale. Magari un giorno tornerò per mettere in pratica tutto ciò che ho imparato. Messi? È stato un onore condividere lo spogliatoio con lui. Leo è stato una parte fondamentale della storia del Barcellona, qualcosa di assolutamente unico e magico. Io vorrei essere ricordato come un grande calciatore ma anche come una grande persona, perché il calcio va avanti ma le persone restano. Spero di aver rappresentato questo club nel miglior modo possibile”.