Oggi esordirà la nuova Italia allenata da Roberto Mancini ma ciò che fa ancora discutere è l’operato disastroso di Gianpiero Ventura alla guida della Nazionale.
Intervistato nel programma “Che Tempo Che Fa”, l’ex ct azzurro ha parlato di come sono andati esattamente i fatti: “Il mio operato probabilmente non è stato dei migliori, ma la Federazione mi ha usato come capro espiatorio di un sistema che funziona malissimo. Fa male vedere l’Italia fuori dai Mondiali, è un’esperienza negativa che porterò con me per tutta la vita. Eravamo consapevoli del fatto che eravamo nel girone con la Spagna, ma nonostante tutto siamo arrivati allo scontro diretto con la voglia di vincere la partita al Bernabeu. Dopo quella sconfitta tutti volevano la mia testa, è in quel momento che ci siamo disuniti. Inizialmente avrebbe dovuto affiancare Marcello Lippi, solo che non si è più fatto niente per l’incompatibilità di suo figlio Davide. Quando l’operazione è diventata fattibile Tavecchio mi ha voltato le spalle, scegliendo un altro e non assecondandomi.”
Ventura racconta anche delle sue dimissioni, negate dalla Federazione: “Dopo la partita contro Israele in cui sono stato ripetutamente fischiato avevo deciso di dimettermi dopo la sfida contro la Macedonia, ma qualcuno ha pensato di rifiutare la mia richiesta nonostante non ci fossero le condizioni per andare avanti. Da lì in poi io ho sbagliato anche delle scelte tecniche, probabilmente ero preso da quello che stava accadendo. Comunque sia, nel caso di qualificazione contro la Svezia, avevo già indetto una conferenza stampa in cui avrei annunciato che non avrei svolto i Mondiali. Auguro a Mancini di lavorare con serenità e con delle persone che approvino il suo modo di fare e di allenare, sarò sempre un tifoso dell’Italia.”