Tornato a parlare del mercato azzurro ai microfoni di ‘Sky Sport’, Aurelio De Laurentiis ha chiuso definitivamente le porte al ritorno di Edinson Cavani: “È tutto falso, perché io mi muovo sempre in prima persona e fino ad ora non ho fatto nulla. Non l’ho preso e non lo prenderò, discorso chiuso“. Sulla risposta polemica di Benzema: “Lui non conosce la nostra ironica impostazione di questa rubrica quotidiana. Mi dispiace si sia arrabbiato, non volevo mancargli di rispetto. Però oggi non è un calciatore che fa per noi, magari qualche anno fa lo avremmo preso. Purtroppo aveva altri pensieri per la testa. E neanche Di Maria lo è“.
Continua invece a tenere banco la situazione legata al terzino: “È vero, prenderemo un terzino. Sabaly ha avuto un incidente. Riguardo Lainer non mi sono preso con gli agenti, ho detto a Giuntoli di non voler più avere a che fare con persone che non sono capaci di rappresentare. Ho perso del tempo inutile, mi dispiace per Lainer che si è scelto degli agenti non all’altezza. Probabilmente lui voleva venire. Abbiamo bisogno di un giocatore che possa giocare a destra o a sinistra. Ci piace molto Arias, ma stiamo studiando altri cinque o sei profili. Toljan? C’interessava verificare il suo gioco, però Ancelotti ha detto che non va bene. E ci siamo mossi su altre pedine“.
Sul retroscena Cristiano Ronaldo: “Mendes mi chiese cosa ne pensassi, io gli risposi che mi piaceva ma che non era un’operazione per le tasche del Napoli. Non potevo mettere in crisi la società. Doveva guadagnare 100 milioni lordi? Se avessi convinto il Real Madrid a darcelo a una cifra congrua, avrei tenuto i primi 250 milioni di fatturato per il Napoli e avrei lasciato a lui i successivi 100. Perchè, se con CR7 non fai neanche 350 milioni di fatturato, non ha senso prenderlo“. Campionato già chiuso con l’arrivo di CR7? Ecco la risposta di De Laurentiis: “No. Il campionato italiano è ancora più intrigante. Pensate che bello battere la Juventus con Ronaldo dentro, perché poi qualcuno ci riuscirà. L’asse del calcio spagnolo ora si è spostato in Italia, tra Carlo Ancelotti e Ronaldo. È stata una mossa molto intelligente di Agnelli, perché sarebbe stato difficile stimolare i tifosi andando avanti con Allegri e con la stessa squadra. Questa è stata una grande trovata, è stato davvero bravo“.