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Germania, Özil lascia la Nazionale dopo il caso Erdogan: “Mancanza di rispetto e senso di razzismo”

Ozil Germania

Con una lunga lettera pubblicata attraverso tre tweet, Mesut Özil dice addio alla Nazionale tedesca. Alla base della scelta del fantasista dell’Arsenal ci sarebbero le eccessive critiche post eliminazione dal Mondiale, riguardanti però non tanto le prestazioni poco brillanti durante il torneo, ma conseguenti alla foto con Erdogan pubblicato lo scorso 15 maggio. Il classe 1988 parla di “senso di razzismo e mancanza di rispetto” e, nella sua lunga lettera, spiega: “Come molte altre persone, le mie origini risalgono a più di un Paese. Sono cresciuto in Germania, ma la storia della mia famiglia inizia dalla Turchia. Ho due cuori, uno tedesco e uno turco. Durante la mia infanzia, mia madre mi ha insegnato che devo sempre essere rispettoso e non dimenticare da dove sono venuto. Valori in cui credo ancora oggi. Sono consapevole che la nostra fotografia ha ricevuto un forte riscontro nei media nazionali: sebbene alcune persone mi hanno accusato di essere bugiardo o ingannevole, quell’immagine non contiene nessun messaggio politico, ma era solo un segnale di rispetto alla più alta carica del Paese della mia famiglia: con lui abbiamo parlato solo di calcio, visto che da ragazzo è stato un calciatore anche lui. Non incontrarlo sarebbe stata una mancanza di rispetto verso i miei antenati“.

Le uniche critiche accettate da Ozil sono quelle relative alle sue prestazioni in campo: “Capisco ed accetto le critiche che riguardano le mie prestazioni. Anzi, mi spingono a migliorare. Ma non posso accettare gli sfoghi dei giornali tedeschi, che accusano le mie doppie origini. Perché sono stati scelti il mio nome e la mia foto come diretta spiegazione della nostra eliminazione in Russia? È stato stucchevole anche il diverso metro di giudizio adottato dai media: anche Matthaus ha incontrato un altro leader mondiale (il riferimento è a Putin, ndr), ma non gli è stato detto niente“.

Ecco motivata, dunque, la scelta del tedesco: “Dopo una lunga riflessione sui recenti eventi e con grande rammarico, annuncio che non giocherò più per la nazionale tedesca finché avvertirò questo senso di razzismo e questa mancanza di rispetto. Indossavo la maglia della Germania con orgoglio e felicità, ora non più. La federazione tedesca ha offeso le mie radici turche, usandomi egoisticamente come mezzo per la loro propaganda: ho deciso di dire basta. Quando è troppo è troppo, il razzismo non deve mai essere accettato“.

Rassegna Stampa

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