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Parma, le sentenze del Tribunale Federale: 5 punti di penalizzazione al club, due anni di squalifica per Calaiò

Calaiò

Cinque punti di penalizzazione da scontare nella prossima Serie A e due anni di squalifica a Calaiò, più un ammenda di 20 mila euro. È questa la sentenza del Tribunale Federale Nazionale nei confronti del Parma sul caso del messaggio Whatsapp inviato dall’attaccante del club emiliano ad un giocatore dello Spezia alla vigilia dell’ultima decisiva sfida dello scorso campionato di Serie B.

Il tribunale ha dunque riconosciuto il tentato illecito sportivo da parte di Calaiò, graziando però il club emiliano, ammesso al prossimo campionato di Serie A. Ecco un estratto del comunicato pubblicato dal TFN: “Ebbene alla luce dei principi testé enunciati, questo Tribunale ritiene provato che il Calaiò, nell’inviare all’ex compagno De Col i messaggi in questione, abbia posto in essere il tentativo di illecitoprevisto dall’art. 7, comma 1, CGS, irrilevante essendo che, nello specifico, a tutto voler concedere, questi possa essersi riferito unicamente alla propria incolumità fisica. È di tutta evidenza, invero, che anche la sollecitazione e/o l’invito ad omettere interventi di gioco sulla propria persona, ove accolta, possa ritenersi idonea, quanto meno in termini di tentativo, ad alterare l’andamento e/o lo svolgimento della gara. […] Il Tribunale Federale Nazionale, Sezione Disciplinare accoglie il deferimento e, per l’effetto, irroga le seguenti sanzioni:
– Calaiò Emanuele: squalifica di anni 2 (due) e ammenda di € 20.000,00 (ventimila/00);
– Società Parma Calcio 1913 Srl: penalizzazione di punti 5 (cinque) in classifica, da scontarsi nel Campionato 2018/2019“.

Rassegna Stampa

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