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Italia, Mancini: “Pochi italiani in campo, serve più coraggio da parte dei club”

Roberto Mancini

Il c.t della Nazionale è pronto per questo nuovo raduno, nel quale i convocati dovranno prepararsi al meglio per affrontare Polonia e Portogallo nelle prime due sfide della Nations League: “Siamo l’Italia, vogliamo giocare questa competizione per vincerla. Sarà un appuntamento più importante rispetto alle amichevoli, ed abbiamo aggiunto al gruppo qualche giocatore che lavora con noi già da 3 mesi” ha dichiarato Roberto Mancini in conferenza stampa a Coverciano. “Se quest’anno i miei ragazzi stanno giocando meno in campionato? Vero, ma sono certo che sapranno conquistarsi lo spazio necessario. Era tanto tempo che non vedevo così pochi italiani in campo, l’unica soluzione per me è chiamare giovani che hanno giocato poco per cercare di valutarli. Nelle giovanili ci sono tantissimi ragazzi validi che meritano più considerazione. Zaniolo è uno di questi, un Under19 che fatto una finale importante ed ha l’età giusta per giocare in Serie A. Se farà bene lo chiamerò ancora altre volte. Nei campionati esteri hanno più coraggio nel far esordire i giovani, che magari dopo 10 partite dimostrano di saper stare in campo. Da noi questo non accade, nonostante abbiamo molti giovani italiani che sono più bravi rispetto ad altri stranieri”.

“Io emozionato? Certo, è normale quando si parla dell’Italia. Voglio tornare in alto, e sono convinto che i miei ragazzi abbiano le qualità giuste per permettere ciò. All’estero ci sono pochi giocatori in grado di decidere una partita, se riusciremo ad unire bene tutte le nostre capacità potremo fare belle cose” ha inoltre affermato Mancini, soffermandosi poi su alcuni dei convocati: “Benassi ha margini di crescita importanti, Bernardeschi può fare anche la mezz’ala. Balotelli è tornato dalla squalifica e non starà al 100%, così come Perin che nella Juve non sta giocando. Cragno? Lo abbiamo chiamato per conoscerlo meglio, è un buon portiere. Volevamo anche Meret ma è ancora infortunato. In porta comunque non ho ancora delle gerarchie. Centrocampo? Siamo in difficoltà. Pellegrini era uno dei migliori l’anno scorso ma adesso non sta giocando, proprio come Cristante. Speriamo che in futuro giocheranno di più. Nemmeno Verratti sarà al top, dato che ha avuto un infortunio, ma mi ha detto che sta meglio. Lui ha esperienza in un grande club, ci sarà utile. De Rossi escluso? Ci ho parlato, sa benissimo di essere uno di quei giocatori che potrà tornarci utile”.

Il ct dell’Italia ha infine parlato del reparto offensivo e della difesa: “Spero che Belotti torni a segnare come un anno e mezzo fa, prima degli infortuni. Ci sono anche Immobile, Balotelli e Zaza, che spero possa giocare titolare a Torino. Caldara sta sì giocando poco, ma è giovane e ne risentirà meno. Romagnoli sarà titolare. La Serie A attuale non mi sembra molto diversa, la Juventus è rimasta la più forte, ma le cose possono cambiare”.

Rassegna Stampa

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