Dopo aver messo il calciatore Cosimo Chiricò fuori rosa, il Lecce ha pubblicato una nota tramite il suo sito ufficiale che spiega quali sono i motivi principali di questa decisione, negando assolutamente di essere stai minacciati di morte dagli ultras.
Questo è il comunicato ufficiale dei giallorossi in merito alla vicenda Chiricò:
“L’Unione Sportiva Lecce, con riferimento alle dichiarazioni rese dal sig. Kael Grimaldi, in qualità di agente del calciatore Cosimo Chirico’, precisa quanto segue.
Diversamente da quanto riferito dal sig. Grimaldi nessun componente della società è stato mai oggetto di minacce, intimidazioni o pressioni di alcun tipo in relazione alle note vicende inerenti il calciatore Cosimo Chiricò. Nell’alveo di tali ipotesi non può infatti essere certamente ricondotto l’isolato episodio, riferito peraltro in via confidenziale al padre del sig. Grimaldi e strumentalmente utilizzato, verificatosi in data 2 settembre 2018, di cui si sono resi protagonisti due soggetti ignoti, i quali hanno rivolto al Presidente delle espressioni irriguardose e comunque non esplicitamente riconducibili alla vicenda Chirico’.
Al contrario, c’è stata un’unica occasione fortuita di confronto su questo tema tra il Presidente Saverio Sticchi Damiani e la tifoseria Ultras, a Martignano, in data 18 agosto, durante un allenamento (fissato dopo la mancata disputa dell’amichevole con il Nardò), alla presenza di alcuni esponenti delle forze dell’ordine, che si è svolto in modo sereno e civile e si è concluso con cori di incoraggiamento alla squadra.
L’U.S. Lecce ribadisce che le valutazioni in ordine all’impiego del calciatore, successivamente all’improvviso diniego opposto dal suo Procuratore al trasferimento a titolo definitivo alla Ternana (che avrebbe garantito, come concordato fin dall’inizio con lo stesso agente, una rilevante plusvalenza per il club senza alcun nocumento economico per il calciatore), sono state concordate con tutte le componenti societarie e tecniche. Tale determinazione, lungi dall’essere stata adottata “per preservare l’incolumità dei componenti della società”, come affermato in maniera irresponsabile dal sig. Kael Grimaldi, è invece esclusivamente riconducibile al superiore interesse del Club, al termine del calciomercato, di “preservare il clima di serenità ed unità tra gli stessi tifosi”ed evitare divisioni che possano compromettere il risultato sportivo, cosi come chiarito nella nota diffusa dal Club.
Nella speranza di aver definitivamente chiarito ogni circostanza sul punto, l’U.S. Lecce, salvo vagliare l’opportunità di tutelarsi nelle opportune sedi giudiziarie, invita il sig. Kael Grimaldi ad astenersi da dichiarazioni che, per contenuti e modalità espressive, sono non solo disancorate dalla realtà fattuale e connotate da impropri richiami alla legalità ma, altresì, suonano come un maldestro tentativo di vendetta mediatica volto a destabilizzare e screditare società e ambiente. “