Kevin Prince Boateng, calciatore del Sassuolo, ha parlato a Sport Week del suo stato attuale e della prossima sfida contro la sua ex squadra. Ecco le sue dichiarazioni: “Non sono rinato perché non ero mai morto. De Zerbi? Non me lo ha chiesto, mi ha ordinato di venire. Volevo tornare in Italia e stare a vicino a Milano, dove andrò a vivere con mia moglie Melissa Satta e mio figlio Maddox quando avrò smesso di giocare. Cosa vuol dire passare dagli ottantamila di San Siro ai diecimila di Reggio Emilia? Che, se gioco male, ho meno gente intorno che fischia. Domenica affronto il Milan? La mia squadra del cuore. E se segno non esulto: ho troppo rispetto per quei colori. Chi comandava nello spogliatoio, io o Ibra? Diciamo che io ero quello che guidava i giovani, quelli più svegli. I primi soldi che ho guadagnato mi hanno fatto sbandare e finire fuori strada, per questo quando chiuderò col calcio giocato voglio dedicarmi ai giocatori a inizio carriera, per aiutarli a non ripetere i miei errori”.
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Sassuolo, Boateng: “Non sono rinato perché non ero mai morto”
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