Ha poi aggiunto: “Mancini molto simile ad Ancelotti a livello di mentalità”
Intervenuto dal ritiro di Coverciano con la Nazionale, l’attaccante del Napoli, Lorenzo Insigne, ha così parlato del suo nuovo allenatore, Carlo Ancelotti. Inoltre, ha poi espresso diversi apprezzamenti sul quello che, invece, è l’allenatore della Nazionale, ovvero Roberto Mancini:
“Ancelotti è uno che sa sempre sorridere, la persona più umile al mondo. Un allenatore straordinario, sia sul campo sia umanamente parlando. E’ impossibile litigare con lui, anche quando ti sostituisce. E’ un grande e cercherò di far fruttare tutti i suoi consigli. Il mio nuovo ruolo in campo, poi, è stata una sua intuizione. Lo ha deciso dopo la sconfitta contro la Sampdoria: me ne ha parlato e sono stato felice di seguirlo. Scudetto? E’ molto difficile. La Juve ha forse la rosa più completa d’Europa, ma di sicuro ci proveremo fino alla fine. Ancelotti ci ha dato una grande mentalità, lo si è visto anche in Champions: in pochi ci pronosticavano in piena corsa per la qualificazione con Liverpool e Psg”.
Mancini? “E’ un tecnico molto simile ad Ancelotti come mentalità. Ha cambiato qualcosa tecnicamente, e nelle ultime gare si è visto un bel passo in avanti.
Italia-Svezia, un anno dopo…: “Ci penso ancora, un bruttissimo episodio. Ma quella sera non ero deluso per la mia panchina, sia chiaro, ma per la nostra eliminazione. Io ho sempre sempre rispettato le scelte dell’allenatore, e c’era fiducia nei ragazzi scelti da Ventura”.
