L’ex attaccante ha deciso di parlare per la prima volta della sua esperienza al Corriere della Sera
Gianluca Vialli, ex attaccante, cinquantaquattrenne. Uno di quei personaggi grintosi, sempre sul pezzo. Nella vita così come in campo. La stessa attitudine con quale per la prima volta ha parlato della sua malattia. In vista della presentazione del suo libro “Goals. 98 storie +1 per affrontare le sfide più difficili”, ha voluto raccontare ad Aldo Cazzullo come ha vissuto quest’ultimo anno. Un anno vissuto tra l’affetto della famiglia ed il disagio di mostrare gli effetti delle terapie: “Ne avrei fatto volentieri a meno di parlarne, ma non è stato possibile. L’ho considerata semplicemente una fase della mia vita che andava vissuta con coraggio, dalla quale poter imparare qualcosa. Giravo con un maglione sotto la camicia, perchè gli altri non si accorgessero di nulla, per essere ancora il Vialli che conoscevano. Poi ho deciso di raccontarmi, di scrivere tutto nel libro. Ora sto bene, anzi molto bene. E’ passato un anno e sono tornato ad avere un fisico bestiale. Ma non ho ancora la certezza di come andrà a finire. Spero che la mia storia possa servire a ispirare le persone che si trovino all’incrocio determinante della vita”.
