Parla ancora come un giocatore del Torino, probabilmente condizionato dai tanti anni passati in maglia granata in cui si è conquistato l’affetto dei tifosi. Kamil Glik è stato sicuramente uno dei capitani più ricordati dai tifosi per i gol decisivi segnati nelle partite importanti ma anche per qualche comportamento scorretto, soprattutto nel sentitissimo derby con la Juventus.
Intervistato da “Toronews”, il difensore polacco del Monaco ha parlato dei derby e della sua fede granata: “Ho giocato nove derby nella mia carriera a Torino e ne ho vinto solo uno. Sicuramente i peggiori sono stati quelli persi all’ultimo secondo gol i gol di Pirlo al 93′ e di Cuadrado al 90′, nel post partita al resto della squadra dicevo sempre che nonostante tutto noi da quello stadio siamo sempre usciti a testa alta. L’espulsione nel derby quando avevo 24 anni mi ha fatto capire che stavo sbagliando qualcosa nella mia esperienza al Toro, ho avuto un anno di preparazione in B per uscire dalle critiche ed entrare nel cuore dei tifosi granata. Sono contento del ricordo che ho lasciato nella società e nei tifosi, ho sempre dato tutto e ho rispettato la mia fascia da capitano. Non ho nessun rimpianto, quei cinque anni sono stati fantastici al Torino e rifarei tutti gli errori e le cose buone che ho fatto. Un ritorno futuro? Perché no, lascio le porte aperte a tutto anche se in questo momento mi trovo bene al Monaco e sono nell’età giusta per maturare come calciatore. Il prossimo derby sarà difficilissimo per il Torino, ma una cosa è certa: la Juventus non avrà mai quell’attaccamento ai colori e alla tradizione che hanno i tifosi granata.”