Vigilia di campionato anche per il Milan di Rino Gattuso, chiamato a riscattare la sconfitta nel derby contro l’Inter. Intervenuto in conferenza stampa, l’allenatore rossonero ha presentato la trasferta di ‘Marassi’ sul campo della Sampdoria: “Servirà la mentalità giusta contro una squadra che ci ha già messo in grande difficoltà. Davanti ha giocatori che si muovono in modo incredibile, la difesa difficilmente è impreparata. Sappiamo che domani servirà grande prova per portare la vittoria a casa. Abbiamo sofferto tanto dopo il derby, ma in queste due settimane abbiamo lavorato bene nonostante tanti siano arrivati da poco: c’è entusiasmo“.
Sul caso Kessié: “Il confronto con Kessié era in programma per oggi. Non porto rancore anche se ero molto deluso, con i miei giocatori ho un rapporto molto diretto. In uno spogliatoio serve rispetto, è stata una brutta situazione ma ci siamo chiariti subito. La società ha risposto in maniera esemplare. Ricordo lo scontro con Jordan (Milan-Tottenham di Champions nel 2011, ndr): quella volta la società, con Galliani in primis, prese la decisione, davanti a tutta la squadra, di togliermi la fascia di capitano. Ed era la cosa giusta da fare. Poi lo spogliatoio decise di proteggermi“. Questione ‘San Siro’: “San Siro è il cuore, già quando ci passi senti l’odore della storia. Uno stadio di grande tradizione, poi serve sempre qualcosa di nuovo nel calcio, la Juventus lo insegna. San Siro è storia ma bisogna capire le esigenze di un club che deve competere con le altre big con stadi di proprietà. Pensare a qualcosa di diverso è giusto“. Sui singoli, infine: “Paqueta’ giocava mezzala anche nel Flamengo, allo stesso modo da noi. Per me non è una novità vederlo lì. Poi avremo bisogno di un Suso che dia continuità alle sue giocate, che stia di più nel gioco e con meno pause. Resta un giocatore importante, con qualità, che riesce a imbeccare bene i compagni. Serve dargli fiducia e lui ci darà una mano“.