Proprio quando la stagione dei Blues sembrava mettersi bene, ecco che arrivano delle pessime notizie per Sarri. La FIFA, infatti, ha confermato in secondo grado il blocco di mercato del Chelsea per le prossime due sessioni. La federazione internazionale ha tuttavia riservato un’eccezione per gli Under 16, accogliendo solo in parte il primo ricorso del club inglese. Questo il comunicato ufficiale:
“Il Comitato d’Appello della FIFA ha deciso di accogliere parzialmente l’appello del Chelsea contro la decisione del Comitato Disciplinare della FIFA di punire il club con un’interdizione dall’acquisto di nuovi giocatori nazionali e internazionali per le prossime due sessioni. L’interdizione applicata al club – con l’eccezione della squadra femminile e quella di calcio a 5 – non prevede la cessione dei giocatori. Con il rispetto alle squadre maschili, il blocco per i nuovi acquisti è stato confermato dal Comitato d’Appello della FIFA con le seguenti eccezioni. Il Comitato d’Appello della FIFA ritiene che il comportamento sbagliato del Chelsea non sia consistito nella mancanza di rispetto nel divieto di trasferimento o di primo acquisto di calciatori minorenni stranieri. Nell’opinione del comitato, imporre questo tipo di interdizione non sarebbe proporzionale all’offesa commessa. Per questo, il Comitato d’Appello della FIFA ha deciso che l’interdizione non coprirà il trasferimento di minorenni fino all’età di 16 anni. Inoltre, si conferma la multa di 600 mila franchi svizzeri. La decisione presa dal Comitato d’Appello della FIFA è stata notificata oggi”.
Il Chelsea, però, non ci sta. La società londinese, attraverso una nota ufficiale, ha infatti annunciato un nuovo ricorso in appello:
“Il club prende atto che la Commissione d’Appello della Fifa ha deciso di accogliere parzialmente il ricorso del Chelsea contro la decisione della Commissione Disciplinare della Fifa. Tuttavia, la società è molto contrariata che il blocco per due sessioni consecutive di mercato non sia stato annullato. Viene perciò rifiutata categoricamente la motivazione della Commissione. Pertanto la società, in accordo con il regolamento, si appellerà al Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS)”.
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— Chelsea FC (@ChelseaFC) 8 maggio 2019