Nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, a Firenze, è andata in scena l’ottava edizione della Hall of Fame del calcio italiano. Tra i premiati principali figurano Allegri come allenatore, Totti come giocatore, Javier Zanetti come calciatore straniero e Rizzoli come arbitro. Ad Antognoni il riconoscimento come veterano italiano, a Milena Bertolini quello di calciatrice italiana e ad Amedeo Amadei e Gipo Viani quello alla memoria. Premio Astori per Igor Trocchia e premio speciale a Gianni Brera.
In occasione della cerimonia è intervenuto il tecnico della Juventus, che lascerà i bianconeri a fine stagione: “Per raggiungere grandi traguardi servono coraggio ed irrazionalità, a volte pensare troppo non è un vantaggio” ha affermato Allegri. “Che consiglio darei al prossimo allenatore della Juve? Non lo so, chiunque arriverà avrà una società forte alle spalle che gli permetterà di vincere, così come è scritto nel DNA di questa squadra. Lascio una squadra vincente che può ancora vincere. Sono stati cinque anni stupendi per me, ringrazio tutti, dal presidente ai magazzinieri. Al Museo del Calcio di Coverciano lascerò la medaglia della premiazione di ieri – quella dell’ottavo scudetto di fila della Juve, ndr –, un oggetto che significa vittoria e che chiude cinque anni fantastici. Quando ho deciso di andare via? Martedì scorso mi sono schiarito le idee, ero a Livorno ed ho osservato il mare. Mi ha aiutato tantissimo”.